La lunga vita di Marianna Ucria by Dacia Maraini

La lunga vita di Marianna Ucria by Dacia Maraini

autore:Dacia Maraini [Dacia Maraini]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General, Historical
ISBN: 9788858635117
Google: vDJ_2nRZjWIC
editore: Rizzoli
pubblicato: 2012-08-27T22:00:00+00:00


Il mio spirito viene meno

i miei giorni si spengono

non sono in balia dei beffardi?

fra i loro insulti veglia il mio occhio

sii tu la garanzia di te stesso.

Le parole di Giobbe sembrano lì per ricordarle un crimine, ma quale? quello di pensare il pensiero secondo i suggerimenti del signor Hume o quello di lasciarsi tentare da un desiderio sconosciuto e temibile? I suoi giorni certamente vengono meno, si spengono man mano le luci del suo corpo, ma chi la salverà dai beffardi?

La porta prende a muoversi un’altra volta, scivola sui cardini allungando un’ombra quadrata sul pavimento. Cosa si trascina dietro? che corpo, che sguardo? forse quello di un ragazzo che mostra dodici anni e invece ne ha diciannove?

Questa volta è Giuseppa col figlio piccolo che viene a trovarla. Com’è ingrassata! I vestiti trattengono a stento la carne, la faccia è pallida, spenta. Entra con passo risoluto, si siede sul bordo del letto, si sfila le scarpe che le serrano i piedi, distende le gambe sul pavimento, guarda la madre e scoppia a piangere.

Marianna le si avvicina amorevolmente, la stringe al petto; ma la figlia anziché acquetarsi si lascia andare ai singhiozzi mentre il bambino, a quattro zampe, si infila sotto il letto.

«Per carità che hai?» scrive Marianna su un foglietto e lo caccia sotto il naso della figlia.

Giuseppa si asciuga le lagrime col dorso della mano, incapace di frenare i singhiozzi. Torna ad abbracciare la madre, poi afferra un lembo dello spolverino di lei e si soffia il naso rumorosamente. Solo dopo molte sollecitazioni, mettendole la penna fra le dita, Marianna riesce a farle scrivere qualcosa.

«Giulio mi maltratta, me ne voglio andare.»

«Che t’ha fatto meschinedda?»

«Mi portò in casa una “cuffiara”, me la mise nel letto con la scusa che è malata e poi siccome non ciaveva vestiti le regalò le mia con tutti i ventagli francesi che tenevo ammucciati.»

«Ne parlerò con il signor padre zio.»

«No mamà ti pregassi, lassalu stari.»

«Che posso fare allora?»

«Voglio che lo fai bastonare.»

«Non siamo mica ai tempi di tuo bisnonno... e poi a che servirebbe?»

«Per vindicarimi.»

«Che ci fai con la vendetta?»

«Mi piace, mi faccio pena e mi voglio ristorare.»

«Ma perché nel letto la cuffiara, non capisco» scrive Marianna in fretta; le risposte arrivano sempre più lente, storte e disordinate.

«Per sfregio.»

«Ma perché vuole sfregiarti tuo marito?»

«Susapiddu.»

Una storia curiosa, incredibile: se il signor marito Giulio Carbonelli vuole divertirsi non ha bisogno di cacciare nel letto della moglie l’amante “cuffiara”. Cosa ci può essere dietro questo gesto insensato?

Ed ecco che piano piano, fra parole mozze e frasi dialettali fanno capolino alcune rivelazioni: Giuseppa è diventata amica della zia Domitilla, la moglie di Signoretto, la quale l’ha introdotta ai libri proibiti dei pensatori francesi, alle riflessioni laiche, alle richieste di libertà.

Don Giulio Carbonelli, che odia le idee nuove che circolano fra i giovani peggio del signor marito zio, aveva cercato di fermarla su quella strada «assolutamente disdicevole per una Carbonelli dei baroni di Scarapullè». Ma la moglie non gli aveva dato retta e così lui aveva trovato un modo obliquo e brutale per dimostrarle senza tante parole che il padrone in casa era lui.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.